jeudi 1 avril 2010

Questo voto « utile » che uccide la democrazia e che si é rivelato anche inutile! (Regionali 2010)

In molti paesi d'Europa, c'é ormai questa tendenza del voto utile. Votare per una lista o un candidato non perché si ritiene che é il migliore, ma per «non perdere un voto» e non permettere ad un candidato peggiore di passare. Innanzittuto c'é da dire che é proprio il sistema di votazione ad imporre questo ragionamento. Si é riuscito in Italia, ma non solo, ad arrivare ad un bipartitismo all'amerciana, cosa assurda in un paese che storicamente ha avuto dei partiti con delle divergenze politiche che gli Stati Uniti potrebbero solo sognare. In Italia, come in Francia, ci sono stati dei partiti comunisti forti, e un dibattito politico sempre acceso e variegato, almeno fino a qualche anno fa. Ma la storia, la conosciamo, inutile ripercorrere i 60 anni della Repubblica italiana e ricordare come siamo arrivati alla situazione attuale.
Penso piuttosto che sia il momento di porci delle domande sul risultato, su quello che é diventata la politica italiana, sulla carenza di qualità del dibattito politico in questo paese.
A sinistra, il PD ha dichiarato già dal nome di avere abbandonato tutte le ideologie storiche della sinistra. In un paese in cui Craxi aveva già privato la parola «socialismo» dal suo senso, i partiti cercano di togliersi la minima etichetta politica. Il PCI si é trasformato in Democratici di Sinistra, e adesso addirittura, le varie trasformazioni e coalizioni hanno portato alla creazione del Partito Democratico. In una Repubblica democratica non é scontato che i partiti dobbiano essere democratici? Certo che in Italia non é cosi' chiaro, ma penso che un partito che si dice di sinistra dovrebbe proporre di più. La critica non riguarda solo il PD, si puo' anche parlare di Vendola che ha lasciato Rifondazione Comunista per creare un partito chiamato «Sinistra e libertà»; l'abbandono del termine comunista per «sinistra» é molto paragonabile alla scelta fatta dai DS dopo aver sciolto il PCI.
Cosi' non solo si é distrutta la scacchiera politica italiana, ma soprattutto si é suicidata la sinistra. Abbiamo una sinsitra sempre più centrista, che ha abbracciato da anni le teorie neo-liberiste.
Ma in Italia non c'é più gente di sinistra? Molti operai votano PDL o la Lega Nord, in Francia molti votano Front National, il partito di Le Pen. Ma la sinistra certe domande non se le fa? Se l'operaio non vota più a sinistra non é solo perché la società é cambiata (é anche questo), ma é anche perché sia in Italia che in Francia c'é una sinistra che non é più sinistra, in Italia ci sono dei partiti di sinistra che non fanno opposizione (parlo di quelli che sono in parlamento soprattutto), e non sono nemmeno propostitivi.
In tempo di crisi era il momento opportuno per rimettere in causa teorie neo-liberiste che sono diventate la prassi in Europa, e invece di questo i partiti di centro-sinistra diventano sempre di più dei partiti di centro, se non di destra.
Il bipartitismo va rifiutato, bisogna pretendere dalla sinistra che faccia cose di sinistre, e non é votando PD quando non si condividono nemmeno le proposte del partito che si cambieranno le cose. Il voto utile uccide i piccoli partiti, distrugge ancora di più la qualità del dibattito politico (se qualità c'é ancora), e non da nessuna speranza di arrivare a dei cambiamenti veri.
In Francia, alle elezioni che hanno seguito le presidenziali dell 2002, molte persone di sinistra che non condividevano le idee del PS hanno votato questo partito, invece di votare piccoli partiti di sinistra con i quali si trovavano di più, per paura di perdere i voti e di dare forza al FN di Le Pen. Il risultato é che i piccoli partiti stanno muorendo e che si é arrivato anche li ad un bipartitismo, basta pensare ai risultati ottentuti da partiti come l'allora LCR (ora NPA), Lutte Ouvrière, il PCF, e les Verts alle presidenziali del 2007.
In Italia, abbiamo in parlamento un centro sinistra che non fa opposizione, e ci sono solo due partiti rappresentati, PD e IDV, dei partiti che tutto sommato sono assolutamente liberisti. Non bastava questa situazione per capire che il voto utile é una cazzata?
In Campania, quanti sono quelli che hanno votato De Luca, pur considerando che fosse un fascista, pur non condividendo nemmeno le idee del PD, pur non apprezzando per niente l'uomo o pur ritenendo che la colazione che difendeva "De Luca presidente" non fosse abbastanza a sinistra. Quanti hanno pensato che bisognava votare utile per non trovarci con Caldoro presidente. Ma perché? In dieci anni, con Bassolino alla regione, le cose sono andate bene? Non abbiamo dovuto fare opposizione lo stesso? Qualcuno credeva veramente che con De Luca le cose sarebbero cambiate e migliorate in Campania? Molta gente di sinistra non é andata a votare o ha votato De Luca. Io tra questi posso capire quelli che non sono andati a votare, perché significa rifiutare la scelta del meno peggio. Ma quelli che dicevano addirittura di condividere le idee di Rifondazione Comunista e che hanno preferito non buttare il voto oggi sono soddisfatti? Bel bilancio: Caldoro presidente, e alla regione solo membri del PD, dell'IDV e di Sinistra e Libertà per fare opposizione. E la Mussolini o la Mastella hanno avuto i loro seggi. Il voto utile non solo uccide i piccoli partiti ma legittima l'inazione di una sinistra che ha perso la sua identità, e non permette per niente di rimettere in causa una democrazia malata. Io non sono legato a nessun partito, ne sostengo nessun partito in particolare, sono molto critico anche nei confronti di Rifondazione Comunista, ma non capisco chi ha scelto di votare PD o Sinistra e Libertà, perché delusi da Rifondazione! Perché votare più al centro?
Io sono italiano residente all'estero e non ho votato a queste elezioni per problemi amministrativi che non sto a spiegare, e sinceramente non so bene quello che avrei votato e se avrei votato in Campania se ne avessi avuto il diritto. Sono contento di non aver dovuto fare la scelta tra candidati che non mi corrispondono per niente, ma di sicuro, votare (in)-utile, non lo avrei mai fatto, non l'ho mai fatto ne in Francia, ne in Italia (voto in entrambi i paesi).
Quelli che mi conoscono sanno che preferisco fare politica al di fuori dei partiti, e questo articolo é ovviamente indirizzato a persone che come me considerano che la democrazia italiana é malata. Ma cerchiamo di guarirla, non accettiamo la malattia! Votare utile é accettare la malattia, non é combatterla!

Aucun commentaire: